
Alessandro Aresu: l’intelligenza artificiale al centro della nuova geopolitica
Alessandro Aresu è uno dei più originali analisti geopolitici italiani. Il suo approccio multidisciplinare – che intreccia politica, economia, tecnologia, intelligence e sicurezza – lo distingue dai tradizionalisti del settore. Collaboratore di testate come Limes e Le Grand Continent, Aresu si muove con disinvoltura tra il rigore accademico e la capacità divulgativa di un narratore esperto.
Il libro di Aresu: Geopolitica dell’intelligenza artificiale
Mercoledì 30 aprile Aresu è stato ospite all’Università di Ginevra (Uni Dufour) per presentare il suo ultimo saggio pubblicato da Feltrinelli: Geopolitica dell’intelligenza artificiale (2024). Il volume – 576 pagine, già alla quinta ristampa – è finalista al neonato Premio Strega Saggistica. Un’opera densa e appassionante che fonde filosofia, storia e attualità, mantenendo uno stile accessibile anche ai non specialisti.
L’eroe della Silicon Valley: Jensen Huang
Tra i protagonisti del libro spicca Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA. Il suo percorso – da immigrato taiwanese negli USA a leader globale del settore tech – incarna l’ascesa dell’intelligenza artificiale attraverso la trasformazione delle GPU in motori fondamentali per l’elaborazione algoritmica. Una storia simbolo della nuova geopolitica tecnologica.

Due eventi in Svizzera: Ginevra e Losanna
La tappa ginevrina ha registrato circa sessanta partecipanti, come quella del giorno prima a Losanna. L’incontro del 30 aprile, moderato da chi scrive, è stato organizzato con la collaborazione di:
- Bernardino Fantini
- La Voce di Ginevra
- Associazione Regionale Sarda di Ginevra
- Limes Club Svizzero
- GlobalAI Association
- Gruppo Esponenti Italiani
- Com.It.Es. Losanna
- Libreria Le Parnasse
Al termine della conferenza, i presenti si sono riuniti presso la sede dell’Associazione Sarda per un rinfresco conviviale.
Un dibattito vivace e partecipato
Una sessantina di persone hanno assistito alla presentazione ginevrina, facendo eco ad un’affluenza simile del giorno prima a Losanna, presso la sede del Com.It.Es. locale. Chi scrive ha moderato l’incontro del 30 ed organizzato l’intera due giorni svizzera con la fondamentale collaborazione di Bernardino Fantini e della Voce di Ginevra, dell’Associazione Regionale Sarda di Ginevra, del Limes Club svizzero, del Gruppo Esponenti Italiani, della GlobalAI Association, del citato Comitato degli Italiani all’Estero losannese e della libreria ginevrina Le Parnasse, che ha permesso la disponibilità di alcune copie del libro per la vendita (con immancabili autografi e dediche) a margine degli incontri. A Ginevra, al termine della conferenza (verso le 20) quasi tutti si sono mossi verso la vicina sede dell’Associazione Regionale Sarda, dove li ha accolti un gradito rinfresco. L’Associazione ha tra i suoi scopi (come si legge sul bel sito internet www.ars-ginevra.ch) quello di “svolgere attività culturali” nonché di “favorire e curare i rapporti culturali, [ed] economici tra la Sardegna e la Svizzera”: le origini cagliaritane e l’alto profilo dell’oratore e del suo libro hanno perciò permesso la convergenza di intenti e l’entusiastico incontro.

L’Europa e le sfide dell’innovazione
Numerose sono state le domande da parte del pubblico, tanto a Losanna (dove Alessandro Aresu è stato affiancato dalla docente universitaria di “Gouvernance de l’intelligence artificielle” Aurelia Tamò-Larrieux, molto brava anche a destreggiarsi con l’Italiano) quanto a Ginevra, dove solo l’obbligo di chiusura serale delle aule universitarie ha interrotto il dialogo tra il relatore e il suo pubblico. Aresu ha condotto una cavalcata attraverso la storia dei talenti, dei capitali e delle imprese che hanno costruito l’attuale ecosistema dell’intelligenza artificiale, non mancando di sviluppare alcune considerazioni a margine (o, piuttosto, centrali) come la capacità di formazione e attrazione degli scienziati e degli imprenditori che devono portare avanti la ricerca e la commercializzazione dei suoi prodotti (fondamentale per la sostenibilità dell’innovazione), o la contestualizzazione dello sviluppo di questa tecnologia nella grande competizione egemonica sino-americana. Molti e ulteriori sono gli spunti forniti dal libro (dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale alla difesa, al ruolo geopolitico di Taiwan nella filiera, ad aspetti più filosofici legati alle nostre aspettative rispetto a questa nuova tecnologia), e le domande dell’attento e attivo pubblico si sono incentrate sul ruolo dell’Europa (su cui Aresu non ha esitato a dichiarare e ad argomentare il proprio pessimismo) in questa storia, sull’impatto delle recenti politihe protezionistiche americane, sul consumo energetico di banche dati e processori, e su diversi altri aspetti ancora.
Un divulgatore scientifico
Gli eventi svizzeri hanno confermato la capacità di Aresu di unire rigore e divulgazione. Per molti, è stata l’occasione per scoprire o riscoprire un autore che ha già pubblicato volumi fondamentali come Le potenze del capitalismo politico (2020) e Il dominio del XXI secolo (2022). E, probabilmente, non sarà l’ultima volta che lo vedremo protagonista del dibattito europeo sulla tecnologia e la geopolitica.
Alessio Caprari