Sophia Loren: icona del cinema italiano
Numerosi gli auguri e gli omaggi nazionali e internazionali alla grande icona del cinema italiano, Sophia Loren, che il 20 settembre ha compiuto 90 anni. Nata a Roma nel 1934 dove la madre, Romilda Villani, aspirante attrice, si era recata per realizzare il suo sogno, Sophia Loren cresce a Pozzuoli in provincia di Napoli. L’inizio di un percorso straordinario. Romilda Villano era una donna molto bella, dal forte carattere e molteplici talenti. Era riuscita a ottenere una borsa di studio per seguire corsi di pianoforte al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella ma l’ambizione di diventare attrice era più forte e contro il volere della sua famiglia cercò il successo a Cinecittà. Romilda s’innamorò di un giovane romano e rimase incinta. Senza marito e senza soldi dovette tornare dai genitori ma il sogno incompiuto diventerà quello di Sofia, che la ripagherà presto per i suoi sacrifici.
Sophia fa 90
L’infanzia difficile a Napoli non toglierà l’affetto dell’attrice per la sua città. Al contrario, sarà il luogo emblematico del suo successo. Il temperamento unico della futura diva, al tempo stesso dolce e grintosa, lo sguardo vivace e seducente, nasceranno proprio lì, nelle strade e vicoli di Napoli, dove prenderanno vita numerose sue interpretazioni. La vita napoletana darà l’opportunità a Sophia Loren di esplorare diversi personaggi femminili popolari che faranno la storia del cinema italiano. Nel 1954 fu scelta per un episodio del film di Vittorio De Sica L’Oro di Napoli, dove interpretava Sofia la pizzaiola, che segnò l’esordio della sua carriera. Sono numerosi i film italiani ma anche stranieri – ricordiamo La baia di Napoli accanto a Clark Gable – girati da Sophia Loren nella sua città. Sempre a Napoli si svolge Ieri, oggi, domani (1963) e Matrimonio all’italiana (1964). Per tutte e due i film Sophia Loren e Marcello Mastroianni, la coppia più affascinante e duratura della storia del cinema, vinceranno entrambi il David di Donatello, come migliore attrice protagonista e miglior attore protagonista. Consacrazione di un trio d’eccezione, Ieri, oggi, domani ottiene l’Oscar come miglior film straniero e il David di Donatello come miglior film, mentre nel 1965 Matrimonio all’italiana riceve il Golden Globe come miglior film straniero, il David di Donatello come miglior film e Vittorio De Sica vince il premio David di Donatello come miglior regista. Ma non possiamo parlare della folgorante carriera della Loren senza parlare del marito Carlo Ponti che nel 1950, a 38 anni, quando incontra la giovane aspirante attrice, è già un punto di riferimento come produttore e che dirà alla fine del loro primo incontro: “Lei ha un viso interessante. Venga a trovarmi in ufficio. Vedremo che effetto fa sullo schermo”. Insieme avranno due figli, entrambi nati a Ginevra dove la coppia aveva una residenza. La coppia mostrava una sincera complicità, sia nella sfera privata che in quella professionale. Nel 1991, premiata con l’Oscar alla carriera, Sophia Loren renderà omaggio al suo compagno di vita che seppe rivelare il suo talento: «Voglio condividere questa serata speciale con i tre uomini della mia vita. Mio marito Carlo Ponti, senza il quale non sarei la persona che sono oggi. E i miei figli, Carlo jr e Edoardo, che mi hanno insegnato a coniugare le mille voci del verbo “amare”. Grazie America» (Loren, Sophia. Ieri, oggi, domani. La mia vita, 2015).
Una vita, una carriera
Altri incontri importanti foggiano il destino e la stoffa della grande attrice Sophia Loren. Il primo incontro con Marcello Mastroianni si fece sul set del film Peccato che sia una canaglia (1954) di Alessandro Blasetti, che diventerà un suo grande amico. Sophia Loren rimase sempre grata al regista per la fiducia che nutriva per lei e per avergli assegnato il ruolo di Lina Stroppiani che nel film è la figlia di un ladro interpretato nientemeno che dal grande Vittorio De Sica. Testimone della favolosa sintonia che si era immediatamente creata tra Marcello e Sophia, De Sica utilizzerà questa coppia carismatica in numerosi suoi film. Poi, nel 1960, De sica e Sophia girano La Ciociara, rispettivamente come regista e come protagonista. In questa nuova veste drammatica, l’attrice vince nel ’61 il Premio come migliore attrice al Festival di Cannes e l’anno successivo l’oscar come migliore attrice protagonista. Dopo Anna Magnani prima donna italiana e prima attrice non anglofona a ricevere l’Oscar come migliore attrice protagonista nel 1956 per La Rosa Tatuata di Daniel Mann, l’Oscar a Sofia Loren per La Ciociara marca la prima volta che il festival premia un’attrice italiana in un film italiano. Un’altra figura importante nella vita e la carriera dell’attrice è il maestro Armando Trovajoli, protagonista importante in quel tempo nell’ambito della musica da film e della commedia musicale. Ricordiamo il brano « Roma nun fa la stupida stasera » in Rugantino, ripreso con successo da Claudio Villa, Nino Manfredi e Ornella Vanoni. Fu Trovajoli a scrivere la colonna sonora della Ciociara, di Ieri, Oggi, Domani, di Matrimonio all’italiana e di numerosi altri film, collaborando con i più noti registi italiani. Il compositore si lasciò sedurre dalla voce di Sophia Loren e scrisse per lei una canzone in napoletano, la bellisima Che m’e ’mparato a fa’. Con affetto e un pò di nostalgia l’attrice lo ricorda così: « ogni anno, quando arrivavano le feste, la prima telefonata era la sua. E se non era la sua, era la mia per lui. Fu sempre così, sino alla fine.»
Sophia Loren non era solo una grande attrice. Era un artista completa, che si esprimeva perfettamente in inglese e in francese, doppiava anche i suoi ruoli e sapeva cantare meravigliosamente, con una voce naturale e una dizione perfetta. La sua interpretazione della delicata e affascinante canzone “S’agapo” cantata in greco per il film A boy on a dolphin è un esempio perfetto della sua sensibilità musicale. Nel 2021, all’età di 87 anni Sophia gira il film La vita davanti a sé, con la regia del figlio Edoardo Ponti, tratto da un romanzo di Romain Gary e con il quale vincerà un nuovo David di Donatello come migliore attrice. Settant’anni di carriera gestita con grande intuizione, intelligenza e sensibilità. Il sogno della giovane Sophia – che in un’intervista si augurava di fare l’attrice fino a 90 anni – si è avverato appieno.