Iran, il braccio di ferro tra il potere e il popolo

Iran, il braccio di ferro tra il potere e il popolo

Il prossimo 7 febbraio, alle 19:00, l’Osservatorio geostrategico ginevrino organizzerà una conferenza in francese dal titolo: “Iran: quelles issues possibles au bras de fer entre le pouvoir et la population?” La conferenza, online, sarà tenuta dal Dr. Thierry Colville, ricercatore dell’IRIS . Per iscriversi è necessario registrarsi scrivendo una email a: conferenceogg@gmail.com.

Deceduta il 16 settembre 2022 a Teheran, Masha Amini è diventata il simbolo e l’elemento scatenante della rivolta iraniana contro il governo clerico-conservatore dell’ex impero persiano. Da almeno due decenni il paese sciita è in preda a degli sconvolgimenti interni di un certo rilievo. All’inizio solo economici in risposta alla forte inflazione, sono oggi articolati intorno a delle cause molteplici: opposizione al governo teocratico, miglioramento delle condizioni sociopolitiche delle donne e difesa delle minoranze etniche. Se il governo se ne lava le mani e scarica tutte le responsabilità sulle sanzioni della comunità internazionale, l’ira del popolo non sembra pertanto diminuire e gli iraniani di tutte le fasce d’età e di tutte le classi sociali continuano nella loro protesta.

L’Osservatorio ha l’ambizione di diventare il think tank francofono di riferimento della Svizzera. Un pensatoio, dunque, che possa aiutare il cittadino a districarsi tra fake news e azioni nefaste di influencer prezzolati. L’informazione di qualità anziché la disinformazione diffusa. L’Osservatorio vuole, inoltre, aiutare gli attori politici e imprenditoriali a prendere delle decisioni in base a delle informazioni verificate. Tramite la rete delle Organizzazioni internazionali presenti a Ginevra, la Città di Calvino gioca un ruolo chiave nella messa in opera della governance mondiale. L’Osservatorio vuole estrapolare e analizzare tutte quelle informazioni confidenziali ad alto livello strategico. Come afferma Alain Jourdan, segretario generale dell’Osservatorio, “Il radicamento dell’Osservatorio nel cuore della ‘Genève internationale’ gli permette di avere accesso a delle informazioni confidenziali per contestualizzare le problematiche che sottendono le relazioni internazionali e i giochi di potere”.

L’Osservatorio geostrategico ginevrino è stato creato tre anni fa dall’ex corrispondente della Tribune de Genève all’ONU, Alain Jourdan. Nel consiglio scientifico dell’Osservatorio, troviamo Frédéric Esposito e Rémi Baudoui, dell’Università di Ginevra, Oreste Foppiani, dello European University Institute, Michel Saloff-Coste, dell’Università di Lilla, Adam Koniuszewski, co-fondatore della Bridge Foundation, Marc Finaud, del Geneva Centre for Security Policy, Carole Grimaud, presidente del Centre for Russia and Eastern Europe Research, e Imen Chaanbi, analista indipendente per la gestione dei rischi. Ventzeslav Sabev, ex allievo di HEI e della Fletcher School of Diplomacy, è il vicesegretario generale incaricato dei partenariati.

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