Auguri Monica!

Auguri Monica!

Era l’agosto del 2020 e a Ginevra la vita sembrava aver ripreso il suo corso.

Mentre passeggiavo nella città vecchia, in Rue St Leger, rimasi incantata di fronte alla vetrina di una delle più note gallerie d’arte moderna della città.

Un bellissimo ritratto di Monica Vitti, dagli occhi sorridenti, troneggiava al centro della stanza.

Monica con una voce profonda, un viso che non è da miss, un fascino non materno. Interprete sublime della goffaggine e della nevrosi come del dramma profondo e lacerante.

Monica, mi fanno male i capelli. Quando sono malinconica e disarmata penso a quella scena di Deserto Rosso (1964).

Giuliana: Se dovessi partire io mi porterei via tutto. Tutto quello che vedo, quello che ho sottomano ogni giorno. Anche i portacenere. 

Corrado: Ma allora tanto vale restare dove si è, altrimenti finisci per rimpiangere ogni cosa, la strada dove abiti, la tua città. 

Giuliana: Delle volte si legge sugli annunci del giornale “Causa partenza, vendesi”. Come se fosse una scusa per abbandonare tutto quello che si è o anche soltanto una parte. Ma perché? Non dovrebbe essere così. Ma come fai a prevedere quello che servirà? Poi le cose che lasci, la gente… le ritroverai al tuo ritorno? E se li ritrovi saranno uguali? 

Corrado: Può darsi che non ritorni più. 

Giuliana: Se io dovessi partire per non tornare più porterei via anche te. Sì perché ormai fai parte di me, cioè di quello che ho attorno. 

Musa del genio di Antonioni, con cui ha vissuto un amore intenso e corrosivo che lascia lividi nell’anima e un vuoto sterile. Vuoto, come quella futuristica villa nella Costa Paradiso che la coppia aveva costruito in occasione delle riprese di Deserto Rosso e rimasta abbandonata dopo la fine della relazione tra i due artisti.

Monica Vitti ha compiuto 90 anni qualche giorno fa, ma é da tempo che ha deciso di scomparire dalle scene.

Artista d’altri tempi, opposta a chi già Fellini parodiava per bocca di Marcello Mastroianni in 8 e mezzo  (1963) «Non ho nulla da dire ma lo voglio dire lo stesso »

Mi riempie di orgoglio vivere in una città che si abbellisce con la tua faccia.

Auguri Monica!

Marilù Bartolini

Toscana, classe ’92, vive a Ginevra dove lavora in Pictet come Investment Specialist nel team Hedge Funds. Ha conseguito il Master in Management presso l’ESCP Europe Business School di Parigi. Negli anni ha collaborato con l’Università Luiss di Roma in qualità di Teaching Assistant. Da sempre appassionata di Cinema, ha maturato esperienze nell’ambito del finanziamento delle opere audiovisive. Oggi è anche membro del comitato Direttivo della Società Dante Alighieri di Ginevra, come responsabile per le attività cinematografiche. Marilù è una giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2013.

Related Posts

La Stranezza di Andò

La Stranezza di Andò

Nuova stagione al Grand Théâtre de Genève

Nuova stagione al Grand Théâtre de Genève

Spectacles Onésiens: la vita di Maya Angelou

Spectacles Onésiens: la vita di Maya Angelou

Parsifal: dal medioevo ad una concezione moderna

Parsifal: dal medioevo ad una concezione moderna

No Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti