Dante Alighieri, il manoscritto Guarneri

Dante Alighieri, il manoscritto Guarneri

La mostra La Fabrique de Dante espone cento libri perché cento sono i canti della Divina Commedia. Con Paola Proietti abbiamo deciso di presentare ai lettori ogni mese uno di questi oggetti, come invito a visitare la mostra a Cologny. Il libro di questo mese è una copia manoscritta della Commedia. Si chiama Guarneri dal nome dei possessori prima di Martin Bodmer e contiene solo l’Inferno e il Purgatorio. Il fatto che prima di Martin Bodmer abbia appartenuto ad altri è un dettaglio importante, perché garantisce che non si tratta di un falso.

Secolo in cui di Dante è stato fabbricato tutto: anche la maschera funebre resa celebre nell’ultimo romanzo di Dan Brown. La carta di questo manoscritto presenta due filigrane simili a quelle adoperate in documenti datati tra Montpellier e Siena negli anni Trenta del Trecento. Le filigrane metalliche per fabbricare i fogli di carta si sgualciscono presto e coloro che producono la carta bambagina modificano via via i loro modelli. E a un certo punto alcuni disegni di filigrana non circolano più. La moda e le sue leggi, la durata relativa delle officine umane ci consentono dunque di dare fiducia storica alla testimonianza di una filigrana. Se poi la presenza solo delle due prime cantiche è la condizione originale di questo codice, cioè se il Paradiso manca da sempre nel codice Guarneri, e non è stato tolto o distrutto a un certo momento della storia di questa copia, questo manoscritto diventa ancora più interessante.

Una Commedia incompleta

Alla morte di Dante a Ravenna il 13 settembre 1321 la Commedia non era infatti completa. Vivo Dante circolarono solo Inferno e Purgatorio. Un viaggio di soli quattro giorni, come ricorda un appunto del copista al f. 162v, ultimo foglio del libro Guarneri. In questa pagina una spiegazione schematica distingue a quali giorni del viaggio di Dante nell’aldilà corrispondono i canti del Purgatorio, “secondo libro della Commedia di Dante Alighieri di Florentia. Deo gratias”. A detta di Boccaccio la prima copia completa della Commedia di Dante, con gli ultimi tredici canti del Paradiso miracolosamente ritrovati da Iacopo Alighieri grazie a una visione in sogno del padre morto circolò solo a partire dal 1322. Prima di morire, Dante aveva nascosto la parte più straordinaria e sconvolgente del suo libro.

Paola Allegretti

Paola Allegretti fa parte del Consiglio Scientifico della Società Dantesca Italiana (Firenze) e ha pubblicato Dante Alighieri, La canzone “montanina” (Verbania, Tararà, 2001), per l’Edizione Nazionale delle Opere di Dante Alighieri l’edizione critica Fiore, Detto d’Amore (Firenze, Le Lettere, 2011), Adespositi, prosimetri e filigrane. Ricerche di filologia dantesca (Ravenna, Longo Editore, 2013), Il dossier di Avignone, 9 febbraio 1320-11 settembre 1320 (Firenze, Le Lettere, 2020), Dante scopre l’Europa (Firenze, Firenzefiera, 2021).

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