La Fabrique de Dante: la deposizione giurata
Se il primo oggetto della nostra visita virtuale alla mostra La Fabrique de Dante è stato il ritratto di Botticelli, l’immagine di Dante più famosa e riprodotta al mondo, il secondo oggetto che presentiamo oggi è invece all’opposto il documento storico meno conosciuto e più segreto. Il Dante più segreto che sia esistito, e come l’immagine più famosa è falsa, questo Dante qui è proprio totalmente vero. Il documento è quasi sconosciuto, eppure è l’unico documento storico contemporaneo a Dante Alighieri che sia arrivato in originale fino a noi.
2. Archivio Apostolico Vaticano, Instr. Misc. 689A (1320)
È datato 11 settembre 1320, un anno e tre giorni prima della morte del poeta a Ravenna. Qui il nostro poeta è chiamato esplicitamente ‘Dante Alighieri di Firenze’. Si tratta di una deposizione giurata davanti a tre cardinali e a un notaio della Curia Romana, e tutti e quattro sono i personaggi più importanti e influenti ad Avignone in quegli anni. Nipoti e collaboratori strettissimi del papa Giovanni XXII, al secolo Jacques Duèse di Cahors. Chi parla è un milanese, Bartolomeo Cagnolati, chierico che esercita la medicina e la necromanzia, e che per queste sue competenze è accolto con onore nelle corti dell’Italia del nord: i Visconti di Milano, i Della Scala di Verona. Gli storici dei nostri giorni chiamano queste corti di inizio Trecento le corti ‘presignorili’. I cardinali testimoni della confessione di Cagnolati le consideravano invece usurpatrici di un’autorità che poteva discendere solo dal papa, e chiamavano i Visconti e i Della Scala ‘tiranni’. Lo scontro diventerà anche armato negli anni successivi, ma questo documento dell’Archivio Apostolico Vaticano appartiene alla fase legale del conflitto.
È un documento importantissimo e prezioso per istituire un processo, il famoso processo della Curia Romana contro Matteo Visconti e i suoi figli, che è il processo meglio documentato e studiato della prima metà del Trecento. La deposizione giurata di Cagnolati riguarda una statuetta d’argento, chiamata ‘imago’ con la quale far morire a distanza papa Giovanni XXII. Secondo Galeazzo Visconti il migliore esperto per questa delicata operazione sarebbe Dante Alighieri di Firenze …
Oggetti dal Catalogo: La Fabrique de Dante, Genève, MētisPresses 2021, pp. 317-323)
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