
Taste of Italy: quando il vino italiano arriva a Ginevra
Nei mesi scorsi, l’hotel Warwick a Ginevra, ha ospitato l’edizione 2025 di Taste of Italy. Questo evento, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, permette l’incontro tra produttori di vino, professionisti del settore e consumatori. I produttori, provenienti da ogni parte dell’Italia (dal Piemonte alla Sardegna), hanno avuto l’opportunità di incontrare importatori, sommelier e rivenditori durante il pomeriggio a loro dedicato.
Dalle 18:00 alle 20:30, l’evento è stato aperto al pubblico. Abbiamo così potuto partecipare per incontrare i produttori e scoprire i loro vini. A prima vista, si potrebbe pensare che una serata del genere sia riservata agli esperti del settore vitivinicolo, ma in realtà non è affatto così. I produttori erano felici di condividere la storia della loro produzione in una città come Ginevra, spiegare le caratteristiche dei loro vini e offrirne generosi assaggi. Ogni partecipante aveva il compito di far conoscere il proprio territorio attraverso una selezione di bottiglie della sua produzione.
Poiché molti di questi vini non sono ancora molto conosciuti o distribuiti in Svizzera, l’evento ha dato la possibilità ai “piccoli” produttori di farsi conoscere. Abbiamo potuto degustare vini straordinari, perfettamente equilibrati e tutti diversi tra loro. Ad esempio, abbiamo avuto la fortuna di assaggiare alcune bottiglie delle Cantine Etiche, una cooperazione di vigneti della regione dell’Umbria. Questa collaborazione tra più aziende consente loro di sostenersi a vicenda nella produzione, condividere valori comuni e promuovere il proprio territorio.
Nuovi e vecchi produttori a Ginevra
Abbiamo inoltre conosciuto i produttori di Tenute La Greca, una produzione composta da tre vigneti situati sull’Etna a 750 metri di altitudine. Ci hanno fatto assaggiare un vino bianco frizzante che non ha nulla da invidiare allo Champagne (Spumante Metodo Classico – DOP ETNA BIANCO 2022) e un vino bianco delicato e fruttato (Vino fermo tranquillo – DOP ETNA BIANCO 2022).
Le etichette illustrate della Family Farm Gobbi, situata in Romagna, hanno catturato la nostra attenzione e il nostro palato. La nostra scelta è ricaduta su un vino rosso che raffigura un lupo ululante alla luna (Lunatico, Sangiovese Rubicone IGP, 2023), caratterizzato da note di lampone e ribes rosso. Tra un bicchiere e l’altro, i produttori di questa azienda ci hanno fatto assaggiare anche il loro olio d’oliva, altrettanto interessante e gustoso.
Infine, abbiamo avuto il piacere di conversare con i produttori della Tenuta Bertoldi e di degustare alcune delle loro bottiglie. Questa famiglia di viticoltori, attiva dal 1932 e situata nelle Alpi italiane vicino al Lago di Benaco, produce un vino di grande ricchezza e complessità aromatica. È stato il nostro colpo di fulmine della serata! Questo vigneto rappresenta perfettamente il legame tra Italia e Svizzera, poiché propone un vino destinato esclusivamente al mercato svizzero: Amarone della Valpolicella Riserva, I Due Folli, 2016 DOCG. Questo vino nasce dall’amicizia tra Manuel Bertoldi (Tenuta Bertoldi) e Robert Laski (Robi’s Enoteca), ma è soprattutto un omaggio ai loro padri. Il nome della bottiglia, I Due Folli, è stato ispirato proprio da loro: ogni volta che Manuel e Robert scendevano in cantina, dicevano che “i due folli” erano di nuovo lì.
Oltre che a degustare ottimi vini, abbiamo avuto ad ogni assaggio esperienze gustative uniche. Ogni stand aveva una storia, un territorio, una visione e una personalità distinta. Abbiamo così potuto apprezzare la straordinaria varietà del vino italiano, il cui terroir è tra i più ricchi al mondo per numero di vitigni, e il talento dei suoi artigiani.
Essendo la serata dell’evento aperta al pubblico, non possiamo che consigliarvi di andarci l’anno prossimo!