Patrimonio contro ideologia ambientalista: cui prodest?

Patrimonio contro ideologia ambientalista: cui prodest?

Lo scorso 8 giugno, presso la Casa del Generale Guillaume Henri Dufour, si è tenuta una conferenza-dibattito sul tema: “Sono ideologia e patrimonio incompatibili? Un esempio per tutti: il Generale Dufour e la sua casa.”

Ad aprire il dibattito, è stato il presidente della Maison Dufour, Marc R. Studer. L’ex bancario ed esperto di gestione patrimoniale, nonché fondatore della fondazione Patrimoenia per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale svizzero, ha parlato della situazione difficile in cui si trova ora la Fondazione della Casa del Generale Dufour. Infatti, la Città di Ginevra vorrebbe aprire al pubblico il giardino della casa dell’eroe della Guerra del Sonderbund. E al contempo vietarvi il transito di bici, moto e auto. Diventerebbe, quindi, un giardino esclusivamente pedonale con tutte le conseguenze relative a una tale trasformazione.

Studer, inoltre, si è chiesto come mai si voglia snaturare lo spirito della Casa del Generale Dufour e magari trasformarla nella futura Casa dell’Ambiente.

Patrimonio contro ideologia ambientalista

Da anni, la Fondazione della Maison Dufour, insieme alle tante associazioni (per esempio, il Gruppo di Ginevra dell’Associazione Nazionale Alpini, la Société Genevoise d’Utilité Publique e la Sezione ginevrina dell’Association Suisse des Sous-Officiers) ivi domiciliate, investe tempo e denaro per la conservazione della residenza del Generale Dufour.

La religione ambientalista, se radicalizzata, rischia di fare perdere di vista l’importanza del patrimonio storico-culturale della Città di Ginevra. La residenza di uno dei fondatori del Comitato Internazionale della Croce Rossa, nonché personaggio chiave della Svizzera moderna, andrebbe tutelata e protetta senza essere l’oggetto di battaglie eco(il)logiche e strumentalizzazioni politiche.

L’apertura al pubblico del giardino della Rue de Contamines n. 9/a, metterebbe un bastone tra le ruote delle tante e ottime iniziative della Casa del Generale Dufour. Infine, è bene sottolineare il fatto che ci sono già dei parchi fruibili da tutti gli abitanti del quartiere; per esempio, il bellissimo Parco Bertrand, che si trova a soli cinque minuti a piedi dalla casa dell’illustre topografo militare.

A chi giova (cui prodest) questa situazione? A nessuno. Pertanto, la Città di Ginevra dovrebbe rinforzare i suoi legami con la Fondazione della Casa del Generale Dufour e aiutarla a svolgere bene la propria missione nei decenni a venire.

Oreste Foppiani

Oreste Foppiani è Visiting Research Fellow e professore associato di Storia e Politica internazionali presso il Robert Schuman Centre for Advanced Studies dello European University Institute (www.eui.eu). Ha insegnato o diretto progetti di ricerca in diversi atenei tra Ginevra, Milano, Tokyo, Washington e New York. Membro dell'Association Genevoise des Journalistes (RP Impressum) e dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna (2004-2018), è stato corrispondente permanente di Libertà presso l'Onu di Ginevra dal 2008 al 2016.

Related Posts

IWG “Italian Creativity on the Runway” 2024

IWG “Italian Creativity on the Runway” 2024

Cosa fare a Ginevra quest’estate?

Cosa fare a Ginevra quest’estate?

Il mare color veleno

Il mare color veleno

Gli emiliano-romagnoli all’estero: cinque domande a Valentina Stragliati

Gli emiliano-romagnoli all’estero: cinque domande a Valentina Stragliati

No Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti