Tra Genava e Ginevra

Tra Genava e Ginevra

Vivere a Ginevra per chi si interessa alla storia di questa città, puó essere fonte di piacevoli sorprese legate anche a luoghi molto frequentati. Ad esempio: chi non conosce la collina di Coutance, vicino alla stazione di Cornavin e a un grande negozio dove si va regolarmente per lo shopping? È stato proprio durante i lavori per costruirlo che sono stati ritrovati dei resti di costruzioni romane, in legno, bruciate e poi sostituite da altre medievali.  La stessa cosa si è verificata nel quartiere vicino e le tracce sono conservate nel Temple de Saint-Gervais. Qui molti scavi lo hanno riconosciuto come un luogo di culto fin dall’epoca di Giulio Cesare.

Passeggiata tra coincindeze storiche tra Roma e Ginevra

La prossima volta che andate da quelle parti, uscendo fermatevi sulla collina verso il mercato di Coutance. Pensate che lì passò Giulio Cesare. Nella primavera del 58 a.C., Cesare allora giovane proconsole della Gallia Cisalpina, della Narbonese e dell’Illiria, radunò le sue truppe e scese verso il Rodano distruggendone il ponte per tagliare la strada agli Elvezi che si erano mossi in cerca di un luogo migliore. Nella primavera del 58 a.C., però, incontrarono Caio Giulio Cesare, che infranse i loro sogni con la forza delle legioni. Cesare ha fermato la migrazione degli Elvezi e li ha rispediti sull’altopiano svizzero, ma ha altresì contribuito, con la romanizzazione, allo sviluppo di questo popolo bellicoso migliorandone il tenore di vita “civilizzandolo” in un certo senso. Fu una conquista difficile di cui Cesare parla nel « De Bello Gallico ».

Il fiume tra due mondi

All’epoca Ginevra era occupata dagli Allobrogi e i Romani si impegnarono in grandi opere di trasformazione del piccolo porto esistente, per facilitare il commercio delle merci che venivano dai porti del Mediterraneo.  Da Marsiglia, le grandi barche arrivavano nella Gallia, transitavano per Arles e poi attraverso il Rodano raggiungevano Ginevra, – Genava per i Romani – facendo di questo fiume un’importante via di comunicazione tra il Nord e il Sud. Continuando la nostra passeggiata nelle strade principali del centro di Ginevra, si può immaginare come secondo un ordine corrispondente a varie epoche di stratificazione, si cammini per esempio su dei resti di pali romani, in legno, distrutti dai frequenti incendi, verso la rue de la Corraterie,  sostituiti poi da costruzioni medievali, e via via da altre più  moderne. I Romani rafforzarono le strutture portuali.

Resti, per esempio, di vari pali usati per formare un muro che doveva proteggere la città dalle inondazioni, sono stati ritrovati alla rue de la Madeleine in occasione della ristrutturazione di un famoso negozio. Se passate poi alla rue du Marché, al numero 28, pensate che lì esisteva una casa romana sostituita poi da altre costruzioni. Sono numerosi i pali più o meno grandi ritrovati nelle “Rues Basses”. Sono state fatte anche delle analisi di datazione al radiocarbonio 14 dei sedimenti trovati al livello del lago, con risultati molto interessanti. Come tracce nei sedimenti di semi legati alle varie epoche.

Una passeggiata nella storia

Testimonianze quindi, dell’evoluzione delle popolazioni che li hanno piantati. Si va dalle culture di cereali a quelle della vite. La loro datazione è collocata tra l’1a.C. e l’1d.C.  Sempre alla ricerca di tracce romane, vi consiglio di raggiungere la Vieille Ville attraverso la bella porta romana. Nel cortile della vecchia prigione di Saint Antoine c’è una delle scoperte più interessanti fatta a livello cantonale nel 1989. Si tratta di resti di un’ imponente domus costruita intorno a un cortile e con pareti con affreschi a tema vegetale. Doveva appartenere a un personaggio importante. Distrutta da un incendio, è datata tra il 20 e il 40 d.C.

Sul posto sono stati ritrovati due corpi bruciati, uno con una spada sotto il petto; in vita, una borsa di monete dell’epoca di Adriano e di Marco Aurelio. Forse uccisi in combattimento, questa scoperta ha sollevato dei dubbi sulla “pax romana” che si riteneva esistesse in questo periodo storico.

E tutto questo, mentre vi rilassate seduti in uno dei bar all’aperto, magari di fronte al Palazzo di Giustizia attuale, vi farà riflettere sull’eternitá della storia che segue i suoi ritmi sviluppandosi tra periodi di guerre e di pace. 

Grazie al restauro intelligente fatto dagli esperti cantonali, queste antiche mura conservano le tracce del “movimento della storia”.

Laura Ciaffei

Laura Ciaffei é una giornalista italiana. Ha lavorato per il Quarterly News dei funzionari dell’OMS come Information Officer nel Programma su Tabacco o Salute. È stata caporedattore della Newsletter di EMASH – ONG che si occupa di lotta al fumo e corrispondente a Ginevra per RSI- Radio Svizzera Internazionale. Giornalista al giornale Presenza Italiana e Art Editor, NYTIMES nella sede di Roma.

Redazione

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